Gli occhiali d’oro

di Giorgio Bassani
adattato per il teatro da Sandro Lombardi
raccontato dagli allievi del Teatro Laboratorio della Toscana
a cura di Federico Tiezzi

con Dario Battaglia, Alessandro Burzotta, Nicasio Catanese, Valentina Elia, Nicolas Errico,
Fonte Fantasia, Francesca Gabucci, Alessio Genchi, Alessandro Lussiana, Lorenzo Terenzi

preparazione vocale e musicale Francesca Della Monica
lavoro sul testo Sandro Lombardi
spazio e movimento Giovanni Scandella

produzione
Compagnia Lombardi- Tiezzi / Teatro Laboratorio della Toscana
in collaborazione con Associazione Teatrale Pistoiese Centro di Produzione Teatrale
con il sostegno di Regione Toscana

Prima rappresentazione: Pistoia, Piccolo Teatro Mauro Bolognini, 20 ottobre 2016

Seconda delle Cinque storie ferraresi, e risalente al 1958, Gli occhiali d’oro rievoca con straordinaria forza poetica la Ferrara alto borghese, affascinante ma già segnata sinistramente dal fascismo in cui un giovane studente ebreo – la voce narrante del breve romanzo – intreccia la sua esistenza con quella di un maturo e stimato otorinolaringoiatra di origini veneziane, Athos Fadigati, prediletto dalle migliori famiglie cittadine per la sua cultura, umanità, raffinatezza e squisitezza professionali.

Si scoprirà però presto che il solitario professionista presenta delle stranezze di comportamento dapprima inspiegabili e infine comprensibilissime: è un omosessuale. Una colpa che l’Italia mussoliniana non poteva certo tollerare, a meno che non fosse nascosta e invisibile. E tale resta per anni, finché il medico non commetterà l’azione più inammissibile: esibire la sua relazione con un giovane tanto bello quanto spregevole. A poco a poco il giovane studente, dietro il quale non è difficile ravvisare Bassani stesso, scoprirà dietro la facciata di specchiata rispettabilità del dottor Fadigati quell’abisso di solitudine e disperazione cui la sua condizione lo condannava.

Tra i due, ostracizzato l’uno per la sua sessualità diversa, l’altro per il suo essere ebreo, si salda un’amicizia straziante e commovente. L’accostamento bassaniano tra le due diversità, quella razziale e quella sessuale, è il punto di forza poetico del libro che si snoda tra le vie di Ferrara, le spiagge di Cesenatico e l’Università di Bologna.

GIORGIO BASSANI (1916-2000) trascorse l’infanzia e l’adolescenza a Ferrara, che resterà per sempre nel suo cuore e diverrà il teatro delle sue creazioni letterarie. Partecipò alla Resistenza e dopo la guerra si dedicò alla vita culturale come narratore e poeta ma anche come consulente editoriale della casa editrice Feltrinelli e vicedirettore della Rai. Fra le sue opere: Il giardino dei Finzi-Contini, Dietro la porta, L’airone, L’odore del fieno.