MUSEO NOVECENTO
Firenze
LA BELVA NELLA GIUNGLA
da Henry James
the pale blue dot project: capitolo I
opera video di Federico Tiezzi
presentazione
Giovedì 16 maggio, ore 18.00
ingresso libero
Dal 17 maggio al 7 luglio 2024 l’opera video di Federico Tiezzi La belva nella giungla, tratta dall’omonima novella di Henry James e curata nella traduzione e nella drammaturgia da Sandro Lombardi, sarà al primo piano del Museo Novecento di Firenze.
Con questo nuovo progetto il regista, drammaturgo e artista visivo Federico Tiezzi continua la sua pluridecennale esplorazione del linguaggio e delle possibilità artistiche del video.
L’installazione video vede gli interpreti Anna Della Rosa e Graziano Piazza nei ruoli dei protagonisti della storia May e John. Si avvale dei costumi di Giovanna Buzzi, le luci di Gianni Pollini e interventi pittorici Jacopo Stoppa. La fotografia e il montaggio sono invece del regista cinematografico Nicola Bellucci.
L’opera è una produzione Compagnia Lombardi-Tiezzi, Vulpis Productions. Il progetto è realizzato con il contributo di Fondazione CR Firenze e con il sostegno di Regione Toscana e MiC.
La belva nella giungla è il primo capitolo del progetto The pale blue dot, titolo di una celebre fotografia del pianeta Terra scattata nel 1990 dalla sonda Voyager 1 – a sei miliardi di chilometri di distanza, oltre l’orbita di Nettuno. Fu l’astronomo Carl Sagan che ebbe l’idea di far girare la telecamera verso la lontanissima Terra affermando poi: «Da questo distante punto di osservazione, la Terra può non sembrare di particolare interesse. Ma per noi, è diverso. Guardate ancora quel puntino. È qui. È casa. È noi. Su di esso, tutti coloro che amate, tutti coloro che conoscete, tutti coloro di cui avete mai sentito parlare, ogni essere umano che sia mai esistito, hanno vissuto la propria vita».
«Ho immaginato di narrare il racconto di Henry James – spiega Tiezzi – come una delle “tante storie umane” che si svolgono dentro quel pallido punto blu perso nello spazio: il bagliore di una struttura umana che prima s’intercetta e poi si polverizza, come un segnale che s’aggancia e si perde nello spazio».
Quella di Henry James è una storia dove quasi tutto ciò che può succedere, di fatto non succede: si narra l’incontro di John Marcher con May Bartram una donna conosciuta anni prima in una vacanza in Italia e poi dimenticata. In Italia Marcher le confida il presentimento che qualcosa d’imprevedibile è in agguato per lui, come una belva nella giungla. Un giorno quella belva irromperà nella sua vita. Fra i due nasce un’amicizia che gravita continuamente intorno all’ossessione dell’uomo, incapace di rispondere all’amore della donna, chiuso nel proprio egoismo. Passano le stagioni, gli anni. May muore, dopo avergli confessato che la catastrofe da lui attesa è avvenuta, ma lui non se ne è accorto. I due protagonisti fanno così i conti con la propria esistenza come due sperduti astronauti che esplorano la desolata superficie della luna alla ricerca della sotterranea, feroce disposizione degli eventi che da sempre chiamiamo destino.
Le opere video di Federico Tiezzi esplorano il modo in cui tecnologia, corpo attoriale, fotografia, luce, immagine cinetica e parola recitata convergono in una alleanza trans-specie. “In questa incrinatura disciplinare non è teatro, non è cinema, non è pittura: siamo nel luogo geometrico dell’incontro tra questi tre linguaggi”.
TALK
Lunedì 3 giugno alle ore 18:00 verrà organizzato un talk in occasione della mostra di Federico Tiezzi La Belva nella giungla. Intervengono Sergio Risaliti, Federico Tiezzi, Sandro Lombardi e Mauro Pratesi.